La "Liturgia": parola forse ai più ancora misteriosa nel suo significato, legata a riti arcaici di sorpassata tradizione; oppure di gestualità e forme proprietà esclusive di sacerdoti e celebranti.

Non si pensa, però, quanto di bello e così semplice racchiude in sé questo termine così alto: la comunanza di tutti noi fedeli e tutti assieme nella preghiera, nell'insieme dei momenti della vita di Cristo che rivivono nelle forme e nelle situazioni, per renderci partecipi assieme a Lui di un percorso di luce e salvezza.

Con un pizzico di peccaminosa presunzione, possiamo dire di quanta fortuna abbiamo noi componenti del gruppo liturgico ad essere gli "orchestrali" di riti cerimoniali, o di parte di essi, che caratterizzano le Sante Messe.

Basta pensare quale regalo è la liturgia in quanto Dio, primo soggetto della stessa, ha voluto far partecipe l'uomo che diventa azione e Verbo sulla terra.

Nella liturgia della parola dei brani tratti dalla Bibbia, Dio stesso parla alla comunità dei fedeli e lo fa con noi e tramite noi.

Quando il sacerdote consacra è Cristo che consacra. Gesti, forme, riti, ricorrenze però, non sono circoscritti al gruppo, ma dal gruppo si estendono alla comunità parrocchiale nell'espressione di lode mediante il culto ed entrando tutti assieme in comunione con Dio.

Le nostre porte sono aperte a tutti, aprite quelle dei vostri cuori.